L’attento recupero del fabbricato, esemplare unico di archeologia industriale, ha composto elementi antichi e nuovi in un mosaico unitario di straordinaria importanza funzionale per l’azienda restituendo all’area abbandonata della fabbrica la sua vitalità.
Il progetto
Restauro scientifico
Nuova addizione architettonica
Luogo
Parma, provincia
Clienti
Mutti Pomodoro
Realizzato
2017

Come era

Località Piazza si trova ai piedi della collina fra Montechiarugolo, Traversetolo e Basilicanova. In questo lembo di terra nel 1899 nasce lo stabilimento Fratelli Mutti dedicato alla lavorazione del pomodoro.


Idee e soluzioni

L’idea progettuale che ha condotto alla realizzazione della sede dei nuovi uffici Mutti ha preso forma grazie all’incontro tra Francesco Mutti – dal 1994 amministratore delegato dell’azienda – e Paolo Bedogni – architetto.


Il progetto si configura infatti come qualcosa di più complesso e tipologicamente articolato di un mero ambiente per il lavoro, aspirando a costruire un luogo stimolante, eccitante, creativo che rappresenta lo spirito più autentico del marchio italiano.

L’addizione contemporanea nuova in metallo e vetro risolve la valorizzazione del corpo storico e l’integrazione degli uffici attuali. Attraverso l’opera di conservazione e riconfigurazione dell’edificio settecentesco viene così a delinearsi un nuovo raccordo tra le diverse parti dell’azienda con luoghi d’incontro, promenade, terrazze, scale e rampe.

La hall di ingresso, spazio connettivo e baricentro, rappresenta uno degli ambienti più significativi di tutto l’intervento poiché al suo interno si concentrano le relazioni in arrivo e in partenza e i rapporti tra i territori circostanti, l’azienda e tutta la sua gente.

Una particolare cura è stata dedicata alla progettazione degli uffici, delle sale riunioni e dei luoghi di relazione e ristoro, ambienti pensati per nutrire la creatività del singolo sviluppando le potenzialità del lavoro di gruppo. In essi le aree di condivisione, comunicazione incontro – ritenute più importanti della singola postazione di lavoro – fanno da contrappunto a zone più raccolte, riflessive, individuali.

Il progetto di questo edificio pone al centro il rapporto fra architettura, tradizione e sostenibilità, dando forma a tematiche storiche, sociali, energetiche e paesaggistiche. Il complesso architettonico è stato progettato intorno ad una sorta di “strada interna” fiancheggiata da alberi e illuminata dal sole che percorre l’intera lunghezza dell’edificio storico intercettando la hall reception su due livelli, piano terra e piano primo.

Le alte vetrate della hall si affacciano sul verde rilassante di un ampio giardino.

Proprio come la pelle è il più esteso organo del nostro corpo e lo protegge, così le grandi vetrate tecnologiche che si sovrappongono al prospetto sud racchiudono l’edificio storico e contestualmente generano gli spazi di distribuzione orizzontali e verticali costituendo così’ molto più che un semplice riparo dall’ambiente esterno.

Gli aspetti ambientali legati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2 sono stati affrontati con particolare attenzione nella progettazione impiantistica e dell’involucro, tenendo conto delle caratteristiche bioclimatiche del luogo. Grazie all’intervento l’edificio ha ottenuto prestazioni corrispondenti alla Classe energetica A.