La chiesa viene nominata per la prima volta in alcuni rogiti del 1618, anno nel quale, ad opera della Confraternita del Suffragio, si realizza la costruzione della chiesa con annesso un piccolo convento. Il pregevole sagrato antistante la chiesa seicentesca – bene sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza – risulta sopraelevato di tre gradini rispetto al livello della strada ed è costituito interamente in mattoni di cotto posati “di coltello” la cui disposizione segue un preciso disegno architettonico, a spina di pesce, omaggio alla tecnica antica romana dell’opus spicatum.
Rispetto alla data di realizzazione del sagrato non si hanno notizie certe ma siamo concordi con lo storico locale Luigi Pecchini nell’attribuire la realizzazione dell’impianto storico alla prima metà del Settecento.
Sono presenti varie tipologie di degrado. Il progetto di restauro prevede diverse fasi di lavoro che porteranno alla pulitura e rimozione delle croste nere, della patina biologica e della vegetazione infestante e delle stilature incongrue.
Al fine di migliorare la coesione tra i componenti in laterizio, si procederà successivamente all’integrazione delle lacune esistenti con mattoni del tipo fatti a mano o di recupero, posati su letto di calce idraulica. La stuccatura verrà realizzata con malta simile – per composizione e resa materica – a quella esistente.
Restauro scientifico
Luogo
Montecchio (RE)
Committenza
Diocesi di San Donnino Martire
Inizio lavori
I° semestre 2020