Il progetto, articolato tra fede, arte e rito, si è concretizzato in un linguaggio simbolico fatto di ingredienti poveri come il colore rosso morellone e la luce naturale e artificiale, pensati in un “unicum” in cui trovarsi bene e sentirsi accolti.

Partendo dalle semplici preesistenze architettoniche e dal vissuto della comunità celebrante, è stato proposto un intervento capace di compenetrare l’aula liturgica, coinvolgendo contemporaneamente le varie prospettive della casa.

Gli spazi esistenti sono stati adattati e pensati per creare un’atmosfera di raccoglimento, dove i segni iconografici proposti, con pochissime modifiche interne, orientano in un percorso spirituale.

La croce, punto focale dell’intervento, è enfatizzata dai faretti incassati nel controsoffitto e si integra armoniosamente con l’ambiente circostante.

Le pareti nei toni caldi e il rosso morellone enfatizzano la sacralità dello spazio, mentre l’illuminazione soffusa, attentamente studiata, crea un effetto di luce che accompagna la meditazione e la preghiera.

Ogni elemento è stato posizionato con attenzione per rispettare le simbologie liturgiche e la tradizione cristiana, pur adottando un linguaggio architettonico contemporaneo.

L’intero progetto di adeguamento liturgico riflette l’obiettivo di accogliere i fedeli in un luogo di pace e introspezione, dove l’architettura diventa veicolo di elevazione spirituale.

Il progetto
Adeguamento liturgico

Luogo
Casa di carità – Beata vergine della Ghiara (RE)

Anno di realizzazione
2023