Palazzo Cosselli

Dopo tanti anni di abbandono, al fine di valorizzare il proprio edificio e contribuire al decoro della città, il Pio Istituto Artigianelli e l’Archivio Notarile – Ministero della Giustizia hanno deciso di intraprendere un’opera di restauro di Palazzo Cosselli, straordinario bene storico-artistico situato nel cuore di Reggio Emilia, lungo il Percorso Ducale Estense che da Reggio Emilia conduce fino alla Reggia di Rivalta.

Palazzo Cosselli si trova nel centro storico di Reggio Emilia, più precisamente al civico 7 di Corso Garibaldi, ed è situato tra due complessi architettonici di rilievo: uno è palazzo Panciroli-Trivelli, oggi Palazzo Manenti; l’altro, che confina con Palazzo Cosselli nel cortile retrostante, è il complesso della Biblioteca Comunale Panizzi, già palazzo San Giorgio di impianto seicentesco che ospitava originariamente la Compagnia di Gesù.

La realizzazione della facciata di Palazzo Cosselli è uno degli interventi di “restyling” che vengono messi in campo tra tra la fine XVIII e gli inizi XIX secolo per onorare l’arrivo di Napoleone a Reggio Emilia. Il prospetto principale di Palazzo Cosselli, percorso orizzontalmente dalle cornici marcapiano, si articola su sette campate. La parte basamentale risulta finemente articolata dal marcapiano e si presenta con cinque finestre caratterizzate da un’elegante grata in ferro. A questo si aggiunge la zoccolatura a terra dotata di piccole finestre con inferriata. In corrispondenza della prima e della sesta campata, si aprono, entro arcate a tutto sesto, i portali che immettono negli androni. Oltre alla parte basamentale, la facciata si presenta con due ordini.

L’elegante prospetto dà all’edificio una facies raffinata che impreziosisce la scena urbana di Corso Garibaldi, in continuità con le quinte urbane di Piazza Roversi detta “del Cristo”. Chi passeggia oggi per Corso Garibaldi è invitato a puntare il naso all’insù e a osservare il risultato del restauro terminato recentemente: lo sguardo si poserà sulle ritrovate tonalità di colore tra rosa antico e ocra chiara, ottenute a partire da terre colorate come il “Rossetto Inglese”, e sugli elementi architettonici e decorativi di derivazione neoclassica che ne ingentiliscono l’aspetto.